GIORDANO FLOREANCIG - AMNESIE
06.06.2025 - 06.07.2025
L'ARTE DEL DIMENTICARE - un progetto di Zerial Art Projecta, cura di Elisabetta Zerial
GO!2025 Borderless Nova Gorica Gorizia Capitale Europea della Cultura
Amnesie per un’intera comunità, due città, due nazioni, con una visione condivisa di riscoprire, reinterpretare e celebrare il patrimonio culturale.
Zerial Art Project presenta la rassegna Amnesie, a cura di Elisabetta Zerial, nell’ambito di GO!2025 – Borderless Nova Gorica Gorizia Capitale Europea della Cultura. Amnesie si sviluppa come progetto diffuso che mette in dialogo dieci artisti contemporanei in quattro luoghi emblematici del territorio transfrontaliero: Casa Krainer, Palazzo Lantieri, Kinemax e Vila Vipolže.
Nova Gorica e Gorizia, un tempo divise da un confine politico e ideologico, diventano oggi simbolo di un’Europa senza barriere, attraversata da memorie condivise e traumi collettivi.
Undici mostre personali site-specific — di Stefano Cagol, Nina Carini, Federico Clapis, Massimo Gardone, Andreas Senoner, Desideria Burgio, Andrea Guastavino, Marco Bolognesi, Giordano Floreancig, Camilla Marinoni e Marina Moreno — esplorano l’amnesia come condizione fluida dell’esistenza contemporanea: perdita, rimozione, oblio, ma anche spazio fertile per una possibile rigenerazione della memoria. L’amnesia, infatti, non è solo una sottrazione: è un vuoto che può diventare possibilità.
A Nova Goricae Gorizia, città un tempo divise e oggi unite, l’arte si fa ponte tra passato e futuro, tra identità multiple e un sentire comune.
Le architetture della memoria
I luoghi che ospitano Amnesie non sono semplici contenitori, ma vere e proprie architetture della memoria: Casa Krainer, Palazzo Lantieri, Kinemax e Vila Vipolže raccontano storie di convivenze e separazioni, di tracce lasciate dal tempo e di strati ficazioni storiche. Le loro strutture — medievali, rinascimentali o in stile Liberty goriziano — dialogano con le opere,ampli ficando la sospensione, il vuoto e la ricostruzione che l’amnesia porta con sé: ogni stanza, ogni pietra, ogni affresco diventa traccia del passato, pronta a farsi presente attraverso l’arte contemporanea.
Villa Vipolže ospita due progetti all’interno della rassegna Amnesie,che esplora il rapporto tra memoria, oblio e costruzione dell’identità.
Giordano Floreancig presenta una serie di ritratti inventati, realizzati a olio sutela, fortemente materici e carichi di inquietudine. I suoi volti, mai esistiti ma verosimili, interrogano lo spettatore: chi sei, se ti è stato impedito di ricordareda dove vieni? L’identità, in questo contesto, emerge come un mosaico ricostruito a partire da frammenti dimenticati o distorti.
Massimo Gardone presenta una ricerca visiva che declina il tema dell’amnesia attraverso il paesaggio e l’ambiente. Le sue fotografie di natura,spoglie di presenza umana, diventano ri flessioni poetiche su ciò che lamemoria del paesaggio trattiene, cancella o trasforma, invitando a una contemplazione più profonda del rapporto tra uomo, natura e tempo.
Villa Vipolže, con la sua storia fatta di passaggi e strati ficazioni, si confermacosì non solo luogo fisico, ma anche metafora di un’identità collettiva incostante riscrittura.
Le declinazioni di Amnesie
In questa rassegna, l’amnesia si dispiega in quattro ambiti che si sovrappongono e si intersecano. Sul piano storico e geopolitico, l’amnesia agisce come strumento del potere: scegliendo quali eventi tramandare e quali cancellare — guerre mondiali, confini imposti, genocidi o movimenti diresistenza — crea identità frammentate, sospese tra ricordo e oblio. A livello psicologico ed emotivo, è un meccanismo difensivo dell’inconscio: dimenticare per proteggersi dal trauma, ma rischiare di perdere parti di sé, lasciando ferite aperte. Sul fronte ambientale e paesaggistico, abbiamo smarrito la connessione profonda con la natura, il ritmo delle stagioni e i saperi antichi, mentre i paesaggi stessi diventano archivi silenziosi dimemorie sommerse — ruderi, siti abbandonati, tracce di un passato cheresiste.
In fine, nell’ambito degli archivi e dell’identità: chi sei,se ti è stato impedito di ricordare da dove vieni?
Spesso l’identità si costruisce proprio apartire da ciò che è stato dimenticato o distorto, nel tentativo di ricucire ciòche è stato separato. L’amnesia si manifesta nella dispersione dei documentie nella cancellazione delle storie, questionando la costruzione del sé quandole radici vengono negate.
Amnesie è un viaggio tra questi linguaggi e territori, un mosaico di visioni che restituisce voce a ciò che è stato silenziato e trasforma il vuoto in spazio di ricostruzione, in un atto poetico di resistenza e rinascita.
Piu' informazioni:
Vila Vipolže
T: +386 820 55 420
E: info@vilavipolze.eu